26 Feb COVID-19: promozione del benessere psicologico attraverso la cura di sé e degli altri
La condizione di emergenza nazionale dovuta alla pandemia di COVID-19 sta avendo un impatto poderoso sulla salute psicologica di tutti gli individui coinvolti; se è vero, infatti, che la diffusione di epidemie può comportare vissuti di stress, paura e ansia elevati, questo è ancor più vero alla luce della quarantena forzata cui l’intero Paese è stato sottoposto ed è verosimile ritenere che gli esiti sulla salute potrebbero essere, in alcune circostanze, tali da sopraffare l’individuo.
Ciascuno reagisce in maniera differente alle situazioni stressanti e tali reazioni possono essere influenzate da esperienze di vita e da caratteristiche di personalità, nonché dal contesto sociale di appartenenza. Secondo gli esperti, la reazione allo stress di una stessa persona, può variare nel tempo e a seconda le circostanze.
L’esperienza psicologica legata alla diffusione del coronavirus è, tuttavia, caratterizzata da specifici fattori di stress quali: il rischio di essere contagiato o contagiare, soprattutto dal momento che le modalità di trasmissione non sono completamente chiare; la presenza di sintomi comuni ad altre patologie come la comune influenza e il rischio di deterioramento fisico e mentale di individui vulnerabili e con disabilità.
Nel corso della pandemia, sebbene condividere spazi e tempo con i familiari, o con coinquilini favorisca il senso di connessione sociale, è tuttavia possibile che si presentino momenti di tensione o difficoltà nella coabitazione e nella gestione delle routine.
Talvolta può sembrare superfluo o inaccettabile prendersi cura di sé, soprattutto nei momenti in cui si è esposti alla necessità primaria di prendersi cura delle persone più fragili, familiari o no. Spesso, quindi, essere focalizzati su ciò che è sotto il proprio controllo, riconoscere e accettare i sentimenti negativi che possono presentarsi, prendersi cura di sé, nelle giuste misure, nei giusti tempi e spazi, potrebbe facilitare l’ascolto e l’attenzione per le persone vicine. Alcuni esempi di strategie e accorgimenti comprendono (Australian Psychological Society, 2020):
- Prendersi cura del proprio corpo; fare respiri profondi; esercizio regolare; mante-nere un’alimentazione sana ed un regolare ritmo sonno-veglia;
- Dedicare del tempo ad attività piacevoli o rilassanti, cercando di mantenere stabile l’umore ed incrementare le possibilità di distrazione e divertimento;
- Restare in contatto con altre persone ed in particolare condividere i propri vissuti e le proprie preoccupazioni con persone fidate;
- Garantire un’equa divisione dei compiti e doveri;
- Individuare attività piacevoli da condividere insieme come guardare la tv, giocare insieme;
- Mantenere il rispetto per l’altro in caso di discussioni, per esempio allontanandosi dalla stanza e prendendosi del tempo per calmarsi in modo da poter riprendere successivamente la conversazione e riparare eventuali offese arrecate o incomprensioni. Molte persone, inoltre, stanno sperimentando l’home working, che ha una particolare rilevanza nella definizione della propria giornata.
In generale, per gestire al meglio la propria routine, sarebbe consigliabile (Austra-lianPsychological Society, 2020; Center for Disease Control and Prevention, 2020):
- Cambiare l’abbigliamento a seconda delle attività strutturate e previste per la giornata;
- Dedicare un preciso tempo della giornata alle attività lavorative da svolgere in uno spazio della casa confortevole e privo di distrazioni. Questo può aiutare ad ottimizzare il tempo e soprattutto a preservare il confine tra la vita lavorativa e la vita personale: a tal fine è importante comunque garantirsi delle giuste pause dal lavoro e, una volta terminato il lavoro, dedicarsi alle attività di vita quotidiana;
- Tenere a mente che questo è un periodo temporaneo ed utile per il bene dell’intera società; si tratta sostanzialmente del nostro contributo e di un’opportunità per sostenere e collaborare con coloro che sono in prima linea nella cura dell’epidemia;
- Evitare l’uso eccessivo dei social dal momento che può facilitare l’esposizione a notizie talvolta non veritiere e incrementare i pensieri catastrofici.
Questi accorgimenti si fondano sull’importanza di trovare una cornice di significato a quanto sta accadendo e di dare valore all’esperienza della quarantena e se sapientemente supportati, possono promuovere vere e proprie occasioni di rinascita. Tutto questo ci restituisce fiducia e speranza nel futuro, anche perché possiamo contare sui protocolli d’intervento psicologico fondati su solide basi scientifiche e verificati nell’efficacia, che ci potranno consentire di armonizzare e affrontare con competenza le tante sofferenze derivanti dalla pandemia.